GIORSINO, MACCAGNO...E LA SEMIFINALE DEI PLAY-OFF
In vista della semifinale due giovani protagonisti, Riccardo Giorsino (classe 1990) per
Giorsino: "sono nato a Savigliano il 5 ottobre 1990, città dove risiedo; ho cominciato a giocare a 8 anni qui a Savigliano, facendo tutta la trafila delle giovanili. Fra i 5 e gli 8 anni ho avuto anche un'esperienza calcistica, diciamo non troppo azzeccata. Sono al 2° anno di Economia e Commercio".
Maccagno: "sono nato a Savigliano il 10.09.1991, ma abito a Saluzzo da sempre; ora risiedo a Torino anche perché frequento Economia e Commercio. Mi sono avvicinato alla pallacanestro verso i 9/10 anni, complice un'asfissiante campagna di reclutamento messa in atto da Sergio Perlo (coach saluzzese ed ex giocatore) il quale mi ha convinto a lasciare il calcio per intraprendere l'attività cestistica; i primi anni ho avuto qualche difficoltà a coniugare sport e scuola e tra l'altro non ero molto coinvolto nelle dinamiche di squadra; poi, crescendo, grazie alla passione per questo sport e alla dedizione messa negli allenamenti, sono migliorato a tal punto da approdare in prima squadra nella stagione 2007/2008. (serie C1).
L'anno seguente, in seguito alla mancata cessione del cartellino alla pallacanestro Biella, ho avuto un'esperienza al Vado Ligure in B1; deluso dalle aspettative mancate sono tornato a Saluzzo l'anno scorso e quest'anno sono approdato al Cus".
Come giudichi la stagione della tua squadra?
Giorsino: "sicuramente positiva, con un inizio meno brillante rispetto all'anno passato (dove infilammo 8 vittorie consecutive), ma nell'insieme più equilibrato. Nei play-off siamo soddisfatti di aver battuto al primo turno una squadra forte come Domodossola, ma non per questo lo spogliatoio si sente realizzato e pertanto andremo a giocarci tutte le nostre carte con il Cus, cercando di concludere nel migliore dei modi la stagione".
Maccagno: "all'inizio non ci eravamo posti l'obiettivo di raggiungere una determinata posizione in classifica, ma di fare il meglio possibile giocando a viso aperto e senza timori reverenziali. Da subito il gruppo è stato conscio delle proprie possibilità nonostante la giovane età di molti giocatori ed i fatti ci hanno dato ragione; certamente questo è avvenuto anche grazie alla striscia di vittorie conseguite ad inizio stagione che ci ha fatto subito prendere molta fiducia.
Comunque dopo una stagione ricca di sacrifici la nostra fame di vittorie non è stata ancora ripagata per cui è evidente che il nostro obiettivo sia la promozione".
Nelle ultime partite della Cogein è notevolmente aumentato l'affiatamento fra i "giovani" e la "vecchia guardia". Secondo te cosa avete ancora da imparare da atleti come Francione, Marcello, Beccaria
?
Giorsino: "penso che gli atleti che tu hai citato, tutti di grande esperienza e carisma, ma più in generale da tutti gli atleti che fanno parte della squadra, ci sia sempre da imparare, perché in ogni allenamento ed in ogni partita sono sempre pronti a dare consigli ed incoraggiamenti. La ragione del maggior affiatamento credo sia dovuta al fatto che ormai da tre stagioni ci alleniamo e giochiamo insieme e questo ha fatto crescere molto noi giovani, pur continuando a militare nelle giovanili prima e nella D poi".
La sfida di sabato è piena di ex o comunque con molti giocatori che si conoscono, come la vivete voi del Cus?
Maccagno: "si può sicuramente dire che la sfida ha il sapore di un derby, proprio per le numerose presenze di ex cussini nelle file saviglianesi; se poi vogliamo colorire di più questa sfida allora si può ricordare che 2 colonne portanti del roster della Cogein sono anche ex saluzzesi, in particolare con Francione c'è un particolare rapporto di amicizia e di stima; anche se poi in campo non ci si risparmia nulla. Oltre a me nel Cus c'è un altro saluzzese (Federico Ficetti) per cui cui giocare contro i cugini ha sempre un sapore particolare".
Appuntamento per Gara 1 sabato al Palacus, con Giorsino e Maccagno pronti a darsi sportivamente battaglia.
P.D.

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